Topastri
Nella stessa giornata dell'uscita al Parco di Settimo, rientro al volo
per spuntino di pranzo e sosta ai box, ma ho già in mente di
approfittare fino in fondo della buona luce e penso che ovunque si
sia già fatto un gran parlare di pantegane, ma se ne vedano
poche immortalate a dovere... so dove trovarle, belle e in ottima
salute, so come attirare la loro attenzione... si parte!
Cambio parco, ora è la volta di quello della Confluenza, e
cerco una zona in riva al fiume in cui appostarmi.
Trovo un varco nella vegetazione che fa al caso mio, proprio dove
da entrambi i lati si vede lo sbocco di un tunnel rotondo in mezzo
all'erba secca, passano sicuramente di qui, per cui mi piazzo proprio
lì, obbligandoli a deviare dove voglio io, ovvero sulla sponda
prismata, visto che se possono evitarlo non attraversano nel prato
alle mie spalle, dove la gente transita abitualmente.
Sono in controluce, quindi contrariamente alle mie abitudini devo per
forza usare il flash, anche se soltanto quello on board, e purtroppo
oltre ai mezzi topi e alle punte di code mi scapperà qualche mosso,
1/200 non basta a fermare del tutto la vibrazione di quei musetti
in perpetuo annusamento.
Contrariamente agli scoiattoli, che ci tengono alla privacy e ti
voltano la schiena per mangiare, i topi hanno un maggior spirito di
conservazione, e ti guardano bene negli occhi mentre sgranocchiano,
pronti a schizzar via al primo segno di pericolo.
Le granaglie fanno il loro lavoro, e dopo i primi timidi e veloci
giri di perlustrazione
Ma la sorpresa è stata quella di alzare lo sguardo poco prima di andarmene e veder veleggiare pigramente portati dalla corrente un gruppo di una decina di moriglioni già pronti per il riposo notturno, evento eccezionale anche se la foto è decisamente scarsa
Dicembre 2006